Poiché a un certo istante la perturbazione complessiva in un punto di un mezzo interessato dal passaggio di due onde è pari alla somma delle perturbazioni generate da ogni onda presa singolarmente, può succedere nel caso del suono, ma non solo, che il risultato sia la quiete. In questo caso l'interferenza si dice distruttiva.

Le onde quindi in ogni istante interagiscono tra loro con effetti di incremento o di decremento, anche totale, in ogni punto del mezzo. Il fatto è che la somma in questione "tiene conto del segno"; in altre parole, prendendo sempre come esempio il suono, ovvero un'onda di pressione nell'aria capace di essere sentita dalle orecchie, se in un punto un'onda genera una depressione del mezzo e un'altra onda nello stesso punto allo stesso istante una compressione di identica intensità, la somma di una stessa quantità negativa e positiva dà ovviamente la quiete (zero).