In passato sono state concepite parecchie scale termometriche. Quelle che ebbero maggiore diffusione furono 3: Farenheit (1714), Réaumur (1720), Celsius (1742) cui si aggiunsero le scale assolute Kelvin (1847) e Rankine (1860).
Le scale termometriche si basano su un certo numero di punti fissi facilmente ottenibili e riproducibili. I più semplici sono 2: temperatura di ebollizione e di solidificazione dell’acqua a pressione normale atmosferica sul livello del mare (Apparecchio per tarare i termometri). A tali punti fissi vengono dati dei valori convenzionali. Dal valore dell’intervallo tra i due punti fissi si ricava quello del grado (l’unità) della scala.