Termodinamica
Apparecchio di Ingen-Hausz
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Apparecchio di Ingenhousz
Apparecchio di Ingenhousz
Apparecchio di Ingen-Hausz
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870548
1925a319
2016339
Completo
Integro
Funzionamento NV
Dimensioni
MATERIALI: ottone, zinco, rame, stagno, piombo, ferro, mastice, sughero
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: febbraio 1887
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina G
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
Battelli A. - Cardani C. (1924) Vol. 3, pag. 329, fig. 188
Clerc A. (1885) pag. 422, fig. 327
Daguin P. A. (1863) pag. 273, fig. 304
Desbeaux E. (1892) pag. 603, fig. 486
Drion Ch. - Fernet E. (1877) pag. 748, fig. 686
Galileo Officine (1929) pag. 152, fig. 5368
Ganot A. (1883) pag. 304, fig. 319
Ganot A. (1861) pag. 238, fig. 208
Giordano G. (1862) Vol. 1, pag. 310, fig. 194
Jamin J. (1880) pag. 175, fig. 160
Magrini R. (1940) pag. 130, fig. E680
Matteucci C. (1847) pag. 443, Tav. 1, fig. 11
Milani G. (1869) Vol. 4, pag. 167, fig. 83
Murani O. (1906) Vol. 1, pag. 465, fig. 411
Perucca E. (1937) Vol. 1, pag. 611, fig. 636
Pinto L. (1892) pag. 325, fig. 352
Privat Deschanel A. (1890) pag. 362, fig. 324
Privat Deschanel A. - Pichot (1871) pag. 341, fig. 316
Resti E. (1930) pag. 47, fig. 238
Tarquini A. (1928) pag. 82, fig. 30031
 

Lo strumento era utilizzato per paragonare la conducibilità termica dei metalli ovvero la loro capacità di trasmettere entro di essi il "calorico" più o meno facilmente. Il nome del dispositivo è legato a quello dello scienziato olandese Jan Ingen-Hausz (1730-1799) che lo costruì.

All'interno della cassa di ferro veniva versata acqua bollente. Con mastice e turaccioli di sughero erano precedentemente fissate entro i fori della cassa sei verghe identiche per lunghezza, ma di differenti metalli (ferro, rame, ottone, stagno, zinco e piombo). La superficie delle verghe era ricoperta con un sottile strato di cera bianca (con punto di fusione di circa 36 ºC). La cera si fondeva per distanze diverse dal bordo della cassa a seconda dei metalli. Le tacche equispaziate sulle verghe permettevano un confronto quantitativo tra i tratti liberati dalla cera. La conducibilità termica era tanto maggiore in un materiale quanto più estesa era la parte in cui la cera si era fusa.