Questo manometro, firmato "Tecnomasio Milano", è detto metallico o Bourdon, dal nome dell'ingegnere - costruttore di orologi francese Eugéne Bourdon (1808-1884), che lo brevettò nel 1849.
Lo strumento per funzionare sfrutta la variazione del raggio di curvatura che subisce un tubo metallico di sezione ellittica piegato ad arco di cerchio in funzione della pressione del fluido presente all'interno e che ne deforma la sezione. Un sistema di leve amplifica lo spostamento dell'estremo libero del tubo metallico, facendo muovere un indice sopra una scala. Questo dispositivo ha una portata massima di due atmosfere (relative) con sensibilità di 0,1 atm.