onde - acustica
Fonografo completo
SCHEDA TECNICA
INVENTARISTATO
Fonografo completo con tromba e cilindri incisi
Fonografo completo con tromba e cilindri incisi
Fonografo completo
1818Nº //
1838Nº //
P.A.Nº //
1870660
1925a388
2016632
Completo
Integro
Funzionante
Dimensioni
MATERIALI: ottone, ferro, acciaio, legno, lacca
BIBLIOGRAFIA & PRESTITI
DATABASE
Datazione: 1898
Nel Museo A. M. Traversi - Vetrina O
Descrizione          Funzionamento: spiegazione - verifica          Testi&Curiosità


Immagine, Malfi, © D 2016
Fonti
 

Nel 1877 Thomas Alva Edison (1847 - 1931), il futuro inventore della lampadina elettrica a filamento incandescente (1879), brevettò il fonografo (detto anche "macchina parlante"), il primo "giradischi" della storia. Le prime registrazioni erano incise in solchi su fogli di stagnola avvolti intorno a un cilindro sui quali la puntina vibrava verticalmente (il modello costava 18$).

Dieci anni più tardi Edison migliorò notevolmente l'invenzione: ai cilindri a fogli di stagnola egli sostituì dei cilindri ricoperti di cera, più facilmente incidibili, e rimpiazzò il meccanismo manuale di rotazione del cilindro e di contemporaneo avanzamento della puntina con uno a carica. Quindi, in seguito alla scoperta delle materie plastiche, i cilindri in cera lasciarono il passo ai comuni dischi conosciuti da tutti e ormai soppiantati dai Compact Disk.

L'apparecchio in figura, tuttora perfettamente funzionante, si utilizzava nel modo seguente: per prima cosa si montava la "tromba" (l'altoparlante) e si infilava sull'apposito supporto un cilindro (il "disco"), la cui superficie laterale esterna in cera reca incisa a elica assai compatta il pezzo da ascoltare sotto forma di un solco più o meno profondo. In figura tromba e cilindro risultano già posizionati e di quest'ultimo se ne può vedere la custodia aperta in basso a sinistra. Quindi si dava una buona carica tramite la manovella a farfalla al sistema meccanico del tipo a orologeria preposto alla rotazione del cilindro e al contemporaneo e sincronizzato avanzamento della puntina su di esso. Infine non si doveva far altro che posizionare delicatamente la puntina all'inizio del cilindro, sbloccare l'ingranaggio e gustarsi il suono.


L'invenzione del fonografo si inquadra in un periodo (seconda metà dell'Ottocento) caratterizzato da scoperte e applicazioni notevoli. Nel 1863 J.C.Maxwell elaborò un gruppo di quattro equazioni, che portano il suo nome, in grado di unificare i fenomeni elettrici, quelli magnetici e luminosi sotto un'unica formulazione matematica. La possibilità, solo predetta da Maxwell, dell'esistenza delle onde elettromagnetiche fu poi provata da H. Hertz nel 1888. Di lì a poco G. Marconi inizierà le sue ricerche sulle "onde hertziane" che lo porteranno all'invenzione della radio ricevente e trasmittente. In altri settori della scienza, L. Pasteur poté sostenere (1862) che le malattie sono causate da microrganismi, dimostrando poi (1864) che l'aria è piena di germi. Si scoprono la legge dell'ereditarietà (Mendel, 1866), altri germi patogeni (Pasteur, 1880), il batterio della tubercolosi (Koch, 1882), della difterite (Klebs, 1883) e del colera (Koch, 1884) e i cromosomi (1888).

Allo stesso periodo appartengono molte sensazionali invenzioni, gran parte delle quali, nella loro forma più evoluta e perfezionata, sono oggigiorno oggetti di uso così comune da farci rendere conto della loro importanza solo quando si rompono o non sono in grado di funzionare: A. Meucci inventa il telefono (1871), N. Otto il motore a combustione (1876), T. A. Edison il fonografo (1877) e la lampadina (1879), F. Benz la prima automobile (1885) e nello stesso anno Stanley la bicicletta, i fratelli J. e A. Lumière un sistema per mostrare delle immagini in movimento su uno schermo (1895), per citare solo le più famose.